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Ci dovrebbero essere giardini per tutti i mesi dell’anno, in ciascuno dei quali di volta in volta possano errervi cose belle di stagione

[Francesco Bacone, Of Gardens, 1625]

Siamo fortunati a vivere in un’epoca in cui tutte le stagioni ci regalano meravigliosi colori, e forse facciamo anche fatica a pensare che in passato non sia stato sempre così!

Fino all’inizio del Settecento, ovvero fino a quando ebbe inizio quella vera e propria rivoluzione nel campo della botanica che portò l’Inghilterra a dettare i canoni della moda giardiniera in tutta Europa (cfr. La confraternita dei giardinieri, Andrea Wulf), i giardini fiorivano per soli otto mesi l’anno, da febbraio a settembre, mentre in autunno e inverno ciò che magramente confortava gli animi di chi cercava diletto nel contemplare le proprie e altrui aiuole erano forse soltanto quelle perfette sculture di arte topiaria che ben riflettevano il modo estremamente rigido di “fare giardini”.

Niente colori dunque per le stagioni più fredde, e un giardino che invece ne fosse pieno rimaneva, come espresso chiaramente nella citazione di F. Bacone riportata all’inizio, soltanto un’utopia! Utopia che per noi invece diventa semplice desiderio, quello di arricchire il nostro giardino di fiori i cui colori possano incantarci anche quando la temperatura all’esterno sembra scoraggiare chiunque voglia sfidarla, ma della quale ci si dimentica del tutto se sappiamo che ad attenderci in giardino c’è una meravigliosa fioritura…

Come quella dell’hardembergia, rampicante che alla fine dell’inverno ce ne regala una viola oserei dire spettacolare. Resa ancor più tale, proprio perchè avviene quando il nostro desiderio di colori primaverili è quasi all’apice, non essendo stato ancora pienamente appagato da quell’esplosione di fiori che la primavera porta con sé.

E poichè dietro ogni pianta c’è una persona o una storia che rappresenta il motivo per cui l’abbiamo scelta per il nostro giardino, non posso qui non ringraziare Ruth De Renzis, proprietaria del Bed and Breakfast Borgo Montanaro dove mi è capitato di alloggiare qualche tempo fa. Il B&B è situato a Francolise (CE) nella dimora dei baroni De Renzis che ne sono proprietari dal 1589, insieme ad un meraviglioso ed immenso parco secolare che ospita cedri atlantici, roveri, allori, lecci e faggi, oltre a numerore rarità. Penso di aver ancora conservato il biglietto su cui Ruth scrisse il nome “Hardembergia” dopo avemi mostrato la pianta, descrivendone la sua fioritura invernale. Mi ricordo inevitabilmente di lei e della visita al suo parco ogni volta che osservo quella cascata di fiorellini viola e per un po’ è come tornare a passeggiare in quel luogo incantevole…